Quando parliamo di registrazione dei nomi a dominio facciamo riferimento ad un complesso sistema, che attraverso regolamenti e database, struttura le informazioni alla base del funzionamento della rete e degli indirizzi internet; all’interno di questo sistema Registrant, Registrar e Registry sono i soggetti che prendono parte attivamente alla procedura di registrazione dei domini e ne inseriscono i dati nei database.
Possiamo semplificare il loro rapporto e le loro funzioni paragonando il sistema di gestione dei domini all’Anagrafe nazionale, un enorme database di nomi, indirizzi e dati relativi ai cittadini di una nazione, che possono essere utilizzati in primo luogo per poterli identificare e riconoscere; secondariamente per sapere dove abitano e/o dove si trovano in un certo momento; infine, per stabilire una serie di collegamenti possibili con altri ambiti informativi, ad esempio dati fiscali o tributari.
il nome a dominio con la sua estensione, i dati del suo assegnatario, le date di creazione e scadenza, i nameserver dove si trovano le informazioni per farlo funzionare. E come ogni nazione c’è un’anagrafe, anche per ogni dominio di primo livello (o .tld – Top Level Domain) c’è un Registro.
Il lavoro dell’anagrafe/registro avviene in conformità con le regole che l’autorità definisce, relativamente alle procedure e ai formati di raccolta dei dati, alla tipologia dei dati da raccogliere, alle modalità con le quali si garantisce la loro sicurezza e privacy, come anche alla definizione dei soggetti autorizzati alla registrazione.
Nel caso dei nomi a dominio l’autorità superiore è l’ICANN, Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, “società non a scopo di lucro, di pubblico interesse, partecipata a livello internazionale, con la finalità di mantenere Internet sicuro, stabile e interoperabile, attraverso il suo ruolo di coordinamento del sistema di denominazione di Internet”. ICANN da incarico ai vari registri di svolgere le attività di gestione, lasciando un margine ad ognuno per la definizione di specifici dettagli normativi o procedurali, fermo restando l’impianto normativo generale.
E’ così che per i domini nazionali italiani ICANN ha riconosciuto nel 1987 il ccTLD.it e ne ha delegato la gestione al CNUCE Istituto del CNR di allora, diventato oggi Registro.it. In altri paesi allo stesso modo soggetti diversi, sia pubblici che privati, o misti sono stati incaricati delegati nella gestione dei vari TLD nazionali.
Il Registrar, quindi, è assimilabile all’ufficio anagrafe dei vari comuni, ove i cittadini si recano a fornire le proprie generalità, con la differenza che per la registrazione di un dominio ormai tutte le attività di registrazione si completano in rete.
Per poter svolgere la loro funzione, i Registrar sono tenuti al rispetto delle regole, le policies e le procedure di registrazione stabilite dai Registri, così da diventare Registrar Accreditati presso quel registro. In caso le procedure siano in sincrono, è necessario adeguare la propria struttura tecnica ai requisiti richiesti e superare i test di accreditamento.
All’atto della registrazione si dichiara di accettare le norme di registrazione, tra i quali ad esempio il fatto di possedere certi requisiti (cittadinanza, residenza, ecc.), o che non venga violato un diritto di terzi (marchio registrato o diritto d’uso) o contro la morale pubblica. E’ bene essere consci che qualsiasi violazione in tal senso può avere come conseguenza primaria la perdita d’ufficio del dominio.
La correttezza e corrispondenza dei dati del Registrant è estremamente importante, a partire dall’email ad esso associata che dev’essere tenuta aggiornata ed attiva, poiché molte procedure di gestione di un dominio richiedono la conferma via email da parte del registrante per poter essere eseguite e competate.
Pensiamo ad esempio che all’email del registrante vengono inviati messaggi per la stessa registrazione, oppure i codici che ne permettono il trasferimento (authcode, o authinfo), avvisi relativi ad eventuali variazione, ed i messaggi di conferma validazione. Un indirizzo email non funzionante o nelle mani di un terzo, possono avere come conseguenza la perdita del dominio.
Inoltre, è bene mantenere i dati sempre aggiornati. Per certi TLD modifiche dell’intestatario devono essere comprovate da documentazione controfirmata da vecchio e nuovo intestatario. Pensiamo alla cessione di ramo d’azienda nel quale sia coinvolto anche il cambio intestatario del domino; produrre la documentazione necessaria potrebbe non essere possibile a distanza di tempo (è capitato anche a distanza di anni…).
Potrebbe essere il provider di servizi internet, che al momento di fornire posta e web registra il dominio; potrebbe essere la webagency che sviluppa il sito; potrebbe essere il commercialista o un qualsiasi intermediario che all’interno di un pacchetto di servizi (pec, archiviazione, ecc) inserisce anche il dominio. E’ sempre bene comprendere e definire a livello contrattuale chi sarà il Registrant del domino e che potere avrebbe questo intermediario nella gestione del dominio.
Lasciare che intesti il dominio a se’ o che inserisca il proprio indirizzo email è come consegnargli le chiavi di casa: vi fidate abbastanza?