Archivio mensile Agosto 2018

DiAlessandra Lenzi

La PEC su un sottodominio certificato – Configurazione dei DNS

Chi si è trovato ad attivare il servizio di Posta Elettronica Certificata, comunemente chiamato PEC, ha potuto optare per una soluzione più semplice e meno costosa, quella di una casella di posta fornita dal certificatore su un dominio del certificatore stesso, oppure hanno valutato più opportuno far certificare un proprio dominio/sottodominio in modo da potervici poi attivare una mail PEC.

Questa seconda soluzione permette, ad esempio, il mantenimento del proprio indirizzo mail PEC anche in caso di variazione del fornitore del servizio ed è la soluzione consigliata, specialmente alle imprese che hanno già un dominio proprio.

Nel caso si sia optato per la certificazione di un sottodominio, c’è un’importante operazione da effettuare sulla configurazione DNS del sottodominio per fare in modo che tutto funzioni correttamente.

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DiAlessandra Lenzi

GDPR e Conservazione: il nuovo binomio

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Il Gdpr, come dice la sigla Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, è un testo frutto di diversi anni di lavoro da parte della Commissione Europea, costituito da 99 articoli sulla protezione dei dati personali.

Il GDPR è inteso come uno strumento idoneo al mercato digitale e si inserisce nelle politiche della Commissione Europea per lo sviluppo dell’economia digitale.

Lo scopo principe è mettere in condizione i cittadini europei ad avere maggiore fiducia in quelle tecnologie che sono già protagoniste dell’economia e lo saranno sempre di più e, allo stesso tempo, quello di consentire alle aziende di adottare adeguate misure di sicurezza e di dimostrare di trattare la privacy in modo corretto.

La normativa ha una vasta applicazione, infatti è rivolta a tutti i tipi di imprese che offrono servizi o prodotti a persone che si trovano nel territorio dell’Unione Europea. Considerando inoltre la frequenza con la quale la stampa, e i criminali informatici stessi, divulgano notizie riguardanti le perdite di dati sensibili, diventa quanto mai importante essere in grado di osservare tale normativa al meglio.

L’archiviazione email, benché nel GDPR non se ne faccia esplicita menzione, diventa un elemento chiave di ogni policy sulla gestione dei dati personali.

Molte aziende gestiscono le PEO (posta elettronica ordinaria) e le PEC (posta elettronica certificata) da web mail o da sistemi client che non prevedono un sistema di archiviazione sicuro e protetto da accessi non autorizzati col rischio di perdita e/o diffusione di dati sensibili e quindi NON GDPR Compliant.

Un’archiviazione e conservazione legale consente di avere degli archivi email integri, completi, sicuri e dispone di alcune funzioni che aiutano a trattare in modo corretto i dati. Questo permette di essere conforme al GDPR in termini di:

  • ricerca: identificare la presenza di dati personali e relativa ubicazione;
  • gestione: avere sempre sotto controllo accessi, gestione dei dati e delle azioni compiute tramite log;
  • protezione: garantire sempre la sicurezza dei dati;
  • integrazione sicura con le procedure aziendali;
  • conservazione a norma di Legge dei documenti.

Alla luce di questi aspetti, è necessario scegliere accuratamente lo strumento per l’archiviazione della Posta Elettronica, al fine di essere a norma di legge e GDPR compliant.

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DiAlessandra Lenzi

La pec e il domicilio

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La Pec (acronimo di Posta Elettronica Certificata) è l’equivalente elettronico della raccomandata con ricevuta di ritorno.

Di fatto è un servizio di posta elettronica “tradizionale”, a cui sono state aggiunte delle caratteristiche tali da fornire agli utenti la certezza, anche di valore legale, dell’invio e della consegna (o meno) dei messaggi e-mail e di tutti i file in essa contenuti. La PEC ha lo stesso valore legale della raccomandata con la ricevuta di ritorno con in più l’attestazione dell’orario esatto di spedizione e di arrivo. Grazie ai protocolli di sicurezza utilizzati, è anche in grado di garantire la certezza del contenuto non rendendo possibile nessun tipo di modifica nè al messaggio nè agli eventuali allegati.

Il termine “Certificata” si riferisce al fatto che il gestore del servizio rilascia al mittente una ricevuta che costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio e allo stesso modo, il gestore della casella PEC del destinatario, invia al mittente la ricevuta di avvenuta consegna, proprio come la classica raccomandata A/R.

Quindi l’indirizzo PEC si può configurare come “sede elettronica” al pari dell’indirizzo “fisico”.

Legalmente il domicilio è il luogo in cui una persona ha posto la sede principale dei propri interessi o affari, indica una vera e propria situazione giuridica e costituisce il luogo in cui la legge presume di trovare il soggetto, indipendentemente dall’effettiva presenza in quel luogo. Il domicilio elettivo, invece, si riferisce solo a determinati atti o affari di un soggetto, rimanendo vigente solo in relazione alla durata del compimento dell’atto o dell’affare (situazione per es. riconducibile alla categoria degli avvocati).

L’indirizzo PEC deve essere necessariamente ricondotto esclusivamente ed unicamente all’imprenditore stesso, senza possibilità di domiciliazione presso soggetti terzi. Tornando all’ esempio degli avvocati, quindi, con l’avvento della pec l’avvocato non deve più eleggere domicilio presso un altro collega quando patrocina una causa fuori dalla circoscrizione del proprio tribunale. Da oggi, le notifiche gli verranno fatte all’indirizzo di posta elettronica.

L’elezione di domicilio va fatta per iscritto espressamente ed è per questo che per imprese, aziende, professionisti e Pubbliche Amministrazioni (Legge n.2 del 28/01/2009) la pec è diventata un dato obbligatorio da comunicare al Registro Imprese tramite il deposito telematico.

I dati di tutte le imprese con qualsiasi forma giuridica e settore di attività economica, con sede o unità locale sul territorio provinciale, si possono trovare sul registro delle imprese (l’anagrafe delle imprese). E’ anche possibile  verificare la presenza della pec dal sito INI-PEC del Governo https://www.inipec.gov.it/cerca-pec inserendo la denominazione dell’impresa e la provincia della sede legale.

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